Lo aveva preannunciato la maggioranza già nel proprio programma elettorale, ora il maxiemendamento, introduce un’ulteriore stretta rispetto al testo approvato il 21 novembre e che verrà discusso in Parlamento, prossimamente.
Per il reddito di cittadinanza, si prevede sia riconosciuto per un massimo di 7 mensilità,per i percettori occupabili, con eccezione per alcuni casi. L’articolo 57 del DDL, prevede altresì la chiusura totale per il 2024.
La novità prevede un risparmio di spesa di circa 950 milioni di euro per il 2023 mentre si confermano gli stanziamenti della legge di bilancio 2020 per gli anni successivi in vista del nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza.
Cambio di durata
Secondo l’art. 57, la durata massima dell’erogazione del Reddito di Cittadinanza, diventa di 7 mesi dal 1 Gennaio 2023.
Fanno eccezione (la durata massima rimane di 18 mensilità) solo i nuclei famigliari che:
- Hanno minori;
- Hanno persone disabili
- Hanno persone di età superiore ai 60 anni.
La modifica in oggetto, non riguarda quindi la Pensione di cittadinanza.
Obblighi per gli inoccupati
A decorrere dal 1° Gennaio 2023 gli inoccupati devono (18-60 anni)
- Devono essere inseriti per un periodo di 6 mesi in un corso di formazione o riqualificazione professionale; in caso di mancata frequenza, decade il reddito di cittadinanza. Le Regioni sono obbligate a trasmettere all’ANPAL gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza.
- Nel caso si stipuli un contratto di lavoro stagionale o intermittente, non influisce sull’importo del reddito di cittadinanza, se non supera il limite massimo di 3.000 euro lordi.
- L’aiuto economico finisce se il percettore non accetta la prima offerta di lavoro congrua.
Il disegno di legge, elimina quanto deciso in precedenza e cioè di far seguire ai Centri per l’Impiego o i servizi sociali dei comuni le varie procedure di reinserimento lavorativo e sociale, peraltro mai decollato.
Prossimamente si dovranno attendere approvazione della Legge Finanziaria e provvedimenti attuativi del Ministero e dell’ANPAL.